
La bandiera di Xsatradar, nonché stemma della Marina
Quando gli altri uomini iniziavano a camminare, i Karadar già lodavano Afant nelle loro navi.
-Proverbio Xsatradariano
Il piccolo regno di Xsatradar (Regno Che Resiste), incastrato fra l’oceano che si affaccia sul continente orientale e un ferro di cavallo di monti aspri e aguzzi che lo separa dal resto del continente, nasce come popolo di pescatori e navigatori fin da tempi remoti, sviluppando una forte marina fin da subito. Gli abitanti di Xsatradar si chiamano Karadar (Popolo Che Resiste). Si ritiene che i Karadar giunsero in quella che poi sarebbe stata Xsatradar via mare partendo dai Primi Regni, oppure scalando l’aspra catena montuosa alle sue spalle: sebbene dopo il cataclisma non abbiano mai avuto veri e propri rapporti con altri popoli, alcuni li indicano come Nifreim, sebbene molto anomali.
Nei secoli prima del cataclisma, il governo è formato da un’oligarchia di anziani distintisi per meriti e saggezza. La marina ha acquisito una vera e propria struttura militare, proteggendo il paese dalle minacce, le navi dai pirati e controllando chiunque voglia entrare a Xsatradar. Tuttavia, i rapporti con i popoli dei continenti orientale e occidentale si sono sempre mantenuti, principalmente via mare, fino al cataclisma.
Quando accadde il cataclisma, Xsatradar soffrì danni limitati rispetto al resto del continente orientale, grazie all’imponente catena montuosa alle sue spalle, il Fratama Dida (Primo Muro) che lo divideva dal resto della terraferma, ma il disastro fu comunque considerevole: i passi attraverso i monti per accedere al resto del continente crollarono insieme alle frane che devastarono i quartieri ai piedi del Fratama Dida, e altri disastri colpirono Xsatradar danneggiandola gravemente: il palazzo dei Kamna Data (i Pochi Anziani, l’oligarchia alla guida di Xsatradar) crollò con i suoi attempati residenti all’interno. Miracolosamente, la marina subì danni irrilevanti. Bahram Humaya, l’allora Drayah Mathista (Comandante del Mare, titolo del grand’ammiraglio della marina, la massima autorità militare di Xsatradar), da sempre promotore di una politica di chiusura del paese all’esterno, fu l’unico ad avere la forza di riunire sotto la sua guida i Karadar, raccogliendo le forze del popolo verso la ricostruzione del regno. Al tempo stesso, protesse con cieca furia Xsatradar dalle minacce esterne: i pirati infatti approfittarono della debolezza del regno per perpetuare violente incursioni e saccheggi, che la marina di Humaya respinse sempre con ingenti sacrifici. Cosciente della necessità di ricostruire con forza il regno, acclamato dal popolo e sorretto dall’esercito, Bahram Humaya si dette il titolo Drayah To Math (Il Più Grande del Mare), divenendo il primo tiranno di Xsatradar.
Il regno di Drayah Bahram Humaya To Math (abbreviato in Humaya To Math) fu tanto veloce nel rialzarsi in piedi quanto possente nello schiacciare i suoi nemici e risoluto nell’applicare una politica di chiusura e protezione, che tagliò ogni ponte con il mondo esterno: i passi del Fratama Dida non furono ripristinati, e tutte le rotte del Vazraka Matar (La Forte Madre, il nome con cui i Karadar chiamano l’oceano dei Tredici Mari) divennero quasi impossibili da navigare senza essere intercettati dalla possente marina di Xsatradar. Inutile dire che l’esercito venne rafforzato sempre di più, tanto che oggi la marina di Xsatradar è la più forte e terribile dell’intera Daymart.
Nel corso dei secoli, la Dinastia Bahram si succedette al comando di Xsatradar perpetuando sempre più estremamente la politica di chiusura iniziata da Humaya, tanto da rifiutare categoricamente ogni influenza culturale straniera. Trovare ambasciatori dei regni occidentali o dei Nifreim a Xsatradar è estremamente difficile se non in casi eccezionali, e quando vi si trovano non è mai per più di pochissimi giorni, e ogni volta questi sono tenuti isolati dalla popolazione. Ogni forestiero clandestino o Karadar che sia trovato a intrattenere rapporti con questo viene imprigionato e condannato a morte, lo studio delle culture straniere è bandito e punito con i lavori forzati a vita e anche solo venire scoperti a possedere o consumare cibo non originario di Xsatradar è punibile con venti frustate e un mese di servizio militare obbligatorio in navi militari simili a campi di lavoro in cui tanto il capitano quanto i membri dell’equipaggio sono fra i peggiori integralisti del regno.
In seguito al proibizionismo, si sono create a Xsatradar diverse organizzazioni clandestine di oppositori al governo, che intessono rapporti con i clandestini, spie e infiltrati stranieri e soprattutto con i pirati, che i Karadar chiamano Zurakara (Perpetratori del male). Questi ultimi sono infatti l’unico collegamento stabile con il mondo esterno, non essendo mai stati debellati sebbene la potenza della marina di Xsatradar.
La marina, unico corpo armato di Xsatradar anche a terra, funge da esercito, milizia e guardia cittadina, ed è organizzata in maniera non dissimile alla maggior parte degli eserciti del resto del mondo: una struttura piramidale di ufficiali al cui vertice trova il Drayah To Math, che è sempre e categoricamente il figlio maschio maggiore del precedente capofamiglia della dinastia Bahram, che dalla sua nascita all’incoronazione ha il titolo di Shahzad (Principe). Tutti gli altri parenti stretti, fratelli, sorelle, zii e zie, figli minori e figlie del To Math, godono del titolo di Drayah Mathista, i diciotto ammiragli della marina, i più potenti ufficiali dopo il To Math e nessuno di loro può diventare To Math. Questa legge fu promulgata dallo stesso Humaya, per evitare che i suoi discendenti mandassero in rovina il paese per giochi di potere.
Questa legge non ha mai incontrato difficoltà fino a sette anni fa, quando Drayah Bahram Dariush To Math fu assassinato da un misterioso intruso, che rapì il primogenito, Bahram Jahangir Shahzad, e si fece strada fino al porto utilizzando il secondogenito di Dariush, Bahram Sarosh Mathista, come ostaggio per farsi consegnare buona parte del tesoro reale, rafforzando il tutto con la minaccia che se non avessero fatto come chiedeva, Jahangir sarebbe presto morto. Ottenuto ciò che voleva, l’intruso liberò Sarosh e disse di chiamarsi Barbarum, e che presto avrebbero sentito parlare di lui: tuttavia, non si seppe più nulla dell’erede al trono. Attualmente, il trono di Xsatradar attende ancora il ritorno di Drayah Bahram Jahangir To Math, e il regno dei Karadar è guidato da un consiglio formato dai Drayah Mathista, fra cui anche Sarosh: dopo tutto questo tempo, ci si sta chiedendo se sia il caso di dichiarare Jahangir morto senza eredi, e nominare un nuovo To Math. Ovviamente, i giochi di potere e gli intrighi di palazzo hanno iniziato a serpeggiare nell’Arsta Tacara (Palazzo del Giusto, il palazzo in cui risiede la dinastia Bahram dai tempi di Humaya To Math), allontanando un po’ gli occhi (e i pugnali) dei potenti Mathista dalle strade di Xsatradar e dalle rotte del Vazraka Matar, diminuendo la pressione sugli oppositori del regime e, ovviamente, sui pirati.
I Karadar vivono principalmente dei frutti del mare (come la pesca e il sequestro di navi che entrano prive di permesso nelle acque controllate dalla marina di Xsatradar) e di quel misero poco che agricoltura, allevamento e caccia possono offrire a un paese che si erge su un terreno così aspro a dispetto della generosità del mare su cui si affaccia. La nobiltà e la ricchezza sono legate al rango che si può raggiungere nella marina, cosa che ha portato a una vera e propria aristocrazia militare. L’istruzione è molto costosa, pertanto se non si è parte di questa élite l’unico modo che si può avere per continuare gli studi dopo aver superato la condizione di analfabeta e aver imparato a fare di conto è quello di entrare nella marina: l’arruolamento è infatti gratuito e garantisce un’adeguata formazione delle reclute, oltre ovviamente a vitto e alloggio. Da sottolineare, fare carriera nell’esercito è possibile per chiunque a Xsatradar, sempre che ci si dimostri meritevoli, e così come l’impegno e i successi possono trasformare un figlio di poveri pescatori di gamberi in un ricco e altolocato ufficiale, l’inettitudine e i fallimenti faranno velocemente trovare l’aristocratico fratello di un potente capitano a pulire il vomito dal ponte di una galea da esplorazione. Vi sono alcune famiglie tuttavia che sebbene non abbiano mai avuto nel loro albero genealogico membri della Marina sono riuscite a ottenere una certa posizione agiata per diversi motivi, come ad esempio famiglie di artigiani o altri professionisti particolarmente abili, e che comunque hanno determinati forti legami con l’esercito.
La religione a Xsatradar vede adorati Kaleya e Afant con la stessa importanza: la prima in una visione estremista di giustizia assoluta e rispetto totale della legge, il secondo per ovvie ragioni geografiche, e sebbene sia un Bayu ha un seguito maggiore della maggior parte dei Daeva. Ormazd ovviamente trova la sua adorazione anche qui, e in città è possibile trovare sia seguaci della Luce che dell’Ombra di Mainyu. Il culto di Vadea è praticato solo dall’élite che può permettersi gli studi, mentre gli adoratori di Yaoxshti sono visti con diffidenza se non disprezzo.
Fra gli altri Bayu, Hvarenang viene pregato dai molti marinai che salpano, e ogni caserma ha un tempio a Verethura, così come ogni nave della marina gli ha dedicato un altare accanto a quello di Afant. A proposito di quest’ultimo, è usanza comune di ogni nave, militare, pirata o altro, gettare a mare sacrifici affinché il dio delle acque sia propizio. Altra divinità pregata sulle navi è Barenti, il cui simbolo è spesso ricamato sui bordi delle vele.
STORIA RECENTE
Nel 1025 il consiglio dei Drayah Mathista ha deciso di nominare Sarosh nuovo To Math di Xsatradar, sebbene non fosse il primogenito, data la situazione diventata intollerabile per la mancanza di Jahangir. I rivoluzionari, appoggiati dagli Zurakara, hanno dunque cavalcato il malcontento per l’affronto alle sacre tradizioni del regno insieme a quello per le condizioni di difficoltà in cui la popolazione versava facendo sfociare le tensioni in una vera e propria guerra civile durante la quale la Marina ha chiuso i porti e smesso di dare la caccia ai pirati, affidando questa attività a una popolazione di nani vichinghi che vive nei Mari Settentrionali con cui si è alleata. Nel 1027 infine la guerra civile ha avuto un arresto con le rispettive fazioni che si sono ritirate per evitare di versare altro sangue.
Nel 1028 la rovinosa battaglia di Azad Khaneman ha visto cadere ben tre dei diciotto Drayah Mathista, facendo subire a Xsatradar un durissimo colpo senza precedenti.
I PIRATI
Di conseguenza al rafforzamento della politica militare e di chiusura di Xsatradar, i pirati che hanno sempre solcato il Vazraka Matar si sono trovati improvvisamente costretti a doversi organizzare: ovviamente, per secoli tutto quello che sono riusciti a fare è aumentare i propri numeri grazie ai profughi creatisi in seguito al cataclisma, ma mai sono nate alleanze pirata o organizzazioni capaci anche solo di pensare ad una vera e propria resistenza organizzata a Xsatradar. L’unico punto di collegamento fra questi furfanti è Siyata (Felicità, Riposo), un’isola conosciuta ai soli pirati in cui si erge una vera e propria città senza legge, ritrovo e rifugio per ogni fuori legge, ma comunque priva di una vera e propria organizzazione… almeno fino al 1016.
Dopo essere fuggito da Xsatradar, Barbarum ha iniziato a finanziare gli altri pirati grazie alle ricchezze rubate dal tesoro reale, intessendo alleanze e stringendo patti: questo pirata sbucato dal nulla ha spento molte antiche rivalità ed è diventato il pirata più famoso di Siyata e di tutto il Vazraka Matar, tanto che la sua fama lo ha preceduto anche sulle coste del continente occidentale, che ha raggiunto più volte a bordo della Lady Barracuda, la sua nave alla vista delle cui vele tremano anche le navi da guerra più potenti della marina di Xsatradar. Barbarum è diventato una vera e propria leggenda vivente, e pare che i pirati, che lo hanno nominato Principe Pirata dell’Est, lo stiano sempre più spontaneamente seguendo, ispirati dalle sue gesta: questo significa guai per Xsatradar, o almeno per la sua marina, che ha visto crescere le incursioni dei pirati tanto in frequenza quanto in audacia…
LESSICO
Duraiy Dahyu (Terra Lontana): il Continente Occidentale
Martiya Dahyu (Terra Mortale): il Continente Orientale
Karamar (Gente che Muore): Abitanti del Continente Orientale
Karadurai (Gente Lontana): Abitanti del Continente Occidentale
Bratar Siyatimar (Muori in felice riposo Fratello): Saluto dell’assassino alla vittima (se maschio)
Matar Siyatimar (Muori in felice riposo Madre): Saluto dell’assassino alla vittima (se femmina)