Gli Zurakara sono tantissimi, se ne stimano nell’ordine di centinaia di migliaia, divisi fra i tredici mari nelle innumerevoli ciurme al servizio dei quattro Principi Pirata. Le vicende che vengono seguite nei nostri eventi seguono principalmente gli Zurakara rimasti fedeli a Barbarum quando Cromwell divenne Principe Pirata dell’Est.

In questa pagina si parla della storia vissuta dagli Zurakara in gioco finora per arrivare alle attuali condizioni dei personaggi in gioco, aggiornandola di volta in volta così da dare ai giocatori un quadro chiaro della situazione che si troveranno a vivere ai nostri eventi.

Liberi Pirati

Barbarum iniziò a rispondere alla chiamata di Soldraconis nel 1024 (anno 104 su Lunaria) per la Battaglia per Vilegis. In quell’occasione Soldraconis conquistò l’Alto Guardianato e il riecheggiare del suo spettro aiutò la scintilla della rivoluzione ad accendersi scatenando la guerra civile a Xsatradar.

Nel 1025 tuttavia la vittoria di Brandis segnò l’inasprimento della guerra che continuò a essere combattuta senza trovare una soluzione. Xsatradar chiuse i porti e si concentrò sulla guerra civile alleandosi con il popolo nordico dei Nani Vichinghi a cui affidarono il grosso della guerra contro gli Zurakara. Nel 1026 anche Jack Daniels e Falco iniziarono a rispondere alla chiamata di Soldraconis; in quei giorni su Daymart i Nani Vichinghi chiamarono in aiuto i loro cugini, l’Impero Nanico, dominatore delle rotte del Mare di Pietra. La Barag Ankor, la grande nave di pietra ammiraglia dei nani, ruscì addirittura a rapire la ciurma di Barbarum che però si liberò in una rocambolesca fuga nella quale gravi danni subì tanto la nave quanto la faccia dell’Impero Nanico. La vittoria di Brandis anche in quell’anno nel frattempo faceva continuare la guerra ad infuriare, devastando tanto Xsatradar quanto i Tredici Mari.

Scisma

Nel 1027 con la vittoria di Martes si arrivò a un armistizio nella guerra civile di Xsatradar, con i rivoltosi che si ritirarono e l’esercito che smise di dar loro battaglia per iniziare la ricostruzione del regno. Desiderosi di maggiore indipendenza, in quell’anno Jack Daniels e Falco vollero separarsi dai Pirati di Barbarum per fondare le proprie ciurme. Tuttavia in seguito Jack Daniels rifiutò la carica per scomparire nel nulla.

Nello stesso tempo avevano iniziato molti nakama a rispondere alla chiamata di Soldraconis: fra questi alcuni gladiatori di Xordia liberati.

In seguito a alcuni tragici eventi si scoprì che i gemelli  Azir e Yivette Okeanos erano figli di Barbarum e Acquadiluna, la figlia di Afant che morì durante gli Echi di Guerra di quell’anno scatenando l’ira di Afant, ira che venne placata momentaneamente con il sacrificio dell’Azadih Nisan al dio. In seguito alla scoperta poi da parte di Rutto di Mare di una trappola della Marina in alleanza con l’Impero Nanico, dopo la Rocca d’Inverno sempre di quell’anno alcuni Zurakara insieme ad alleati di altri mondi attaccarono quindi la Barag Ankor e la conquistarono. In quell’occasione tuttavia si scatenò l’ira di Afant e comparve Gor Moloch stesso: Barbarum sacrificò la sua vita per uccidere il mostro, ma una tempesta sconvolse tutti i Tredici Mari e uccise molti Zurakara. Gli Zurakara rimastimandarono comunque avanti il piano tenendo nascosta la morte del Principe Pirata dell’Est e guidarono le flotte contro la Marina nella Battaglia di Azad Khaneman nei primi giorni del 1028, battaglia in cui molti fedeli di Barbarum morirono ma che costò a Xsatradar il totale annichilimento delle forze inviate a Azad Khaneman, occasione in cui morirono ben tre Drayah Mathista.

Reietti e Maledetti

Nel 1028 la notizia della morte di Barbarum arrivò tuttavia a Cromwell, grazie ad alcuni capitani che tradirono Barbarum saputo della sua morte: il Maglio di Mare fece in modo da far arrivare la notizia agli altri tre principi. Venne istituito subito un Concilio dei Quattro al ritorno delle flotte da Azad Khaneman, e alla riunione si presentò Cromwell con tutte le proprie flotte, composte da oltre 450.000 uomini, mettendo con le spalle al muro i tre signori dei pirati e venendo quindi nominato nuovo Principe Pirata dell’Est. Cromwell quindi esiliò dai Mari Orientali coloro rimasti fedeli a Barbarum che da allora fuggirono dalle forze del Maglio dei Mari, inseguiti prima da Blackstone e poi da Callisto.

Mentre Blackstone cercava i reietti per tutto il Mare Centrale senza neanche riuscire ad avvicinarsi a loro, questi organizzarono un incontro sulla Culla del Diavolo con una persona di fiducia di Shanei, la Principessa Pirata dell’Ovest. Qui la informarono del pericolo rappresentato da Cromwell e dalla sua ricerca delle tredici Gemme del Mare, di cui ne ha già trovate otto. In quell’occasione a Rutto di Mare venne affidata una delle gemme, portata sull’isola dall’ambasciatrice di Shanei, Usurna. Sempre durante quell’incontro Callisto ha trovato i reietti e li ha attaccati sulla stessa Culla del Diavolo, cercando di impossessarsi della gemma senza però riuscirci.

Pochi mesi dopo Callisto, alleatosi con i Predoni di Alane, attaccò i reietti nel Mare d’Argento costringendoli a combattere quella che è stata poi chiamata la Battaglia Maledetta, in cui il generale di Cromwell lanciò una terribile maledizione su di loro: da quel momento ogni volta che uno di essi era in punto di morte, il maleficio di Callisto lo guariva e lo riportava in salute, tuttavia la vittima iniziava ad attaccare i propri nakama pur mantenendo coscienza delle sue azioni. L’unico modo per fermare coloro che finivano sotto l’influenza della maledizione era trafiggere il loro cuore, poiché il loro corpo continuava a muoversi e combattere anche se fatto a pezzi. Sebbene alla fine della battaglia i reietti distrussero completamente la flotta delle Ombre Ghignanti, Callisto riuscì a salvarsi salendo sulla nave di Teruk lasciando i suoi nemici afflitti dal maleficio scagliato su di loro. Questa terribile maledizione costringeva i reietti a agire contro ognuno dei tre princìpi Zurakara, Mare, Rum e Sangue. Da quel momento essi non furono più liberi nemmeno di morire.

Condannati a questa atroce condizione, mentre Barbarum pare fosse tornato in vita e sinistre voci giravano su di lui, i reietti iniziarono a rispondere alla chiamata di Laoconte.

Caduta di Due Principi

Nel 1029 la Marina di Xsatradar ha espanso il proprio dominio rafforzando le sue basi nei Mari Orientali e infine ha sferrato un attacco massivo con le flotte di ben cinque Drayah Mathista contro Cromwell. Una forza simile non si vedeva da più di 100 anni, quando Akoman venne catturato, e nemmeno il Maglio dei Mari ha potuto fare niente: la sua flotta è stata distrutta e Cromwell catturato. Pare che solo Ekidna della Stella, una dei suoi tre generali insieme a Callisto e Blackstone, sia riuscita a salvarsi e fuggire, mentre non si sa nulla sulla sorte di Callisto che era rimasto solo con il suo Primo Ufficiale, Jean Baptiste.

Nel frattempo una tragica notizia accompagnava la cattura di Cromwell: Barbarum è morto su un mondo lontano, sacrificatosi per la salvezza di tutti. O almeno così si dice. Cromwell e Barbarum, due eterni rivali, sono stati entrambi sconfitti da forze che non hanno potuto controllare senza mai poter chiudere i conti che avevano in sospeso.

Poco dopo la cattura di Cromwell, mentre veniva scortato verso Xsatradar per essere imprigionato e giustiziato, Yusai della Falce Celeste (uno dei capitani reietti fedeli a Barbarum) insieme alla sua ciurma ha attaccato le navi della marina su cui si trovava prigioniero Cromwell e lo ha recuperato, imprigionandolo a sua volta e portandolo via. Tuttavia le forze della Marina sebbene colte alla sprovvista erano troppo grandi e Yusai si è sacrificato per permettere alle ciurme di J Bally e Aranea, sopraggiunti di corsa dietro a Yusai, di scappare insieme ai sopravvissuti uomini della ciurma di Yusai e al prezioso Prigioniero Cromwell, portandolo con loro alla flotta dei reietti per poterlo poi portare alla Culla del Diavolo.
I Mari Orientali sono quindi caduti quasi completamente in mano a Xsatradar, e senza un Principe Pirata dell’Est gli Zurakara ora non più reietti hanno formato un consiglio di capitani a guidarli in attesa che il trono dei Mari Orientali venga di nuovo occupato da un nuovo principe.

Sambuca per il Trono dell’Est

Gli Zurakara dell’Est tuttavia non hanno aspettato a darsi da fare per risollevare le proprie sorti. Divisa la flotta in due parti, una di queste guidata dai Pirati del Vespro ha attaccato l’Impero Nanico nel Mare di Pietra distruggendo il cantiere in cui stava venendo costruita una nuova e più grande Barag Ankhor e rubando la Gemma del Mare in loro possesso, mentre l’altra guidata dalle Alci di Mare ha attaccato Isla Kerubla nel Mare di Ferro sterminando i Cavalieri del Mare: Otoro Donkshed aveva infatti rivelato di essere Thomas Don Shield, diventato Rutto di Mare dopo essere stato tradito dalla sua famiglia. Con le teste dei Cavalieri del Mare e una nuova Gemma del Mare le due flotte si sono quindi riunite e hanno fato rotta verso Siyata, che però nel frattempo era stata presa d’assalto dalla Marina.

Le flotte di cinque Drayah Mathista, una forza dispiegata in passato solo per catturare Akoman 100 anni fa e poi Cromwell pochi mesi prima, forti del dominio sui Mari Orientali e del passaggio sicuro nel Mare Blu hanno attaccato la roccaforte Zurakara in cui in quel momento erano presenti i tre Principi Ronam, Shanei e Nulaet. L’intervento della flotta dei 50.000 Zurakara dell’Est ha sbaragliato le forze della Marina al costo di 40.000 pirati. Tutta la forza di Xsatradar lì presente ha trovato la morte, inclusi i cinque Drayah Mathista presenti: Dawil della Tempesta, Kyun del Sole, Nihaar della Brina, Qar della Neve e Usik della Grandine.

Dopo questa grande vittoria gli Zurakara dell’Est, rimasti in appena 10.000, proposero e ottennero dal Concilio dei Quattro che Otoro “Rutto di Mare” Donkshed venisse accettato come Principe Pirata dell’Est. La riconquista dei Mari Orientali ricominciava da quel momento.

Mare Nero, Mare Nero…

Erano le prime settimane del 1030 quando, una mattina all’alba, i semplici pescatori di una sperduta isola del Mar Nero chiamata Bornulia, recatisi alle barche come ogni giorno, videro l’orizzonte costellato di navi pirata di ogni specie. Non vi fu nemmeno l’ombra di una resistenza: le genti di quell’isola erano troppo pacifiche e umili per poter anche solo pensare di difendersi. Tutto ciò che poterono fare fu accettare la presenza dell’intera flotta degli Zurakara dell’Est ancorata al largo della propria terra.

Bornulia era l’isola ideale per gli scopi dei pirati: lontana da tutte le rotte principali del Mar Nero veniva ignorata tanto dalla Marina quanto da mercanti, esploratori e navigatori in genere. Nella sua solitudine in mezzo al mare la popolazione autoctona aveva goduto per secoli della ricchezza della terra, del clima mite e dell’abbondanza di pesci nel mare senza sviluppare strutture sociali complesse o una forza militare degna di questo nome. Certo, la sua posizione costringeva gli Zurakara a organizzare spedizioni di grandezza limitata verso le altre isole del Mar Nero, ma era un prezzo onesto da pagare per quella che era la perfetta base delle operazioni di riconquista del primo dei tre Mari orientali. Fu così che questo pacifico e popoloso pezzo di terra in mezzo all’oceano divenne il bivacco di migliaia di pirati per parecchi mesi a venire.

Con il passare dei mesi, tantissime spedizioni partirono da Bornulia. La maggior parte furono missioni militari, e molte isole del Mar Nero vennero prese dagli Zurakara. Fra queste degne di nota vi furono la tetra isola di Blackstone, Sharknest, il vecchio covo di Cromwell diventato poi un forte corazzato della Marina, e Lannark, in cui gli Zurakara ottennero con la diplomazia un porto sicuro d’accordo con i gerarchi della città.

La riconquista del Mar Nero terminò nell’autunno del 1031. Gli abitanti di Bornulia avevano ormai fatto il callo alle prepotenze degli Zurakara che non si risparmiavano dal prendere ciò che volevano. Le rotte maggiori erano sotto il controllo dei pirati avendo ripreso le isole più importanti, con l’eccezione di Lannark che tolse il porto sicuro accordato in seguito a una cena finita male.

Un po’ di Pulizia

Fra la fine del 1031 e i primi mesi del 1032, gli Zurakara decisero di risolvere un problema che da troppo tempo andava avanti: presa decisione che i maridi facessero decisamente schifo a tutti, venne iniziata una campagna di sterminio dei disgustosi mezzi pesce in tutti i Tredici Mari. Si dice che l’entusiasmo raccolto da tale operazione fu tanto che in diverse occasioni Zurakara e Marina collaborarono gioiosamente fianco a fianco nel cancellare completamente la razza dei maridi. Ad oggi pochissimi e rarissimi esemplari di mezzo pesce esistono al mondo, per fortuna e sollievo di tutti.

Un Altro Addio

Nell’autunno del 1032, terminato di stabilire e rafforzare il proprio dominio sulle isole e le rotte del Mar Nero, una parte della flotta partita in avanscoperta verso il Mare d’Argento venne improvvisamente inghiottita da un terribile vortice e completamente distrutta. Fra le ciurme perdute per sempre in questo terribile evento vi erano anche i Mastini del Diavolo e gli Spettri delle Nebbie. A lungo venne portato il lutto tanto dagli Zurakara quanto dagli abitanti di Bornulia, che speravano i pirati se ne stessero finalmente andando e invece restarono ancora qualche mese sull’isola a bere per annegare il dolore.

L’argenteria quella buona

Fu solo nel 1033 che finalmente i pirati lasciarono l’isola e si mossero verso il loro prossimo obiettivo: il Mare d’Argento, il più ricco di risorse dei Mari Orientali.

Sfruttando tratti di mare poco frequentati la flotta raggiunse e conquistò facilmente le isole di Kursal e Oldmill. Ben più lunga e faticosa fu la campagna bellica per la presa di Sorosia, l’isola su cui sorgono i cantieri navali della famiglia Caldera, i migliori armatori dei Mari Orientali. La conquista iniziò con l’infiltrazione di truppe nascoste sull’isola nell’autunno del 1033 e terminò con la battaglia combattuta tanto in mare quanto in terra che sancì non solo la presa definitiva dell’isola da parte dei pirati, ma anche la totale sconfitta e distruzione della Settima Flotta Argento, la flotta della Marina che da secoli controlla il Mare d’Argento e che aveva il suo quartier generale proprio a Sorosia.